In questa prima udienza dedicata alla preghiera, Papa Francesco ci presenta il grido di un cieco: Bartimeo. Un esemplare di preghiera forte, disturbante, “maleducata”!

Le sue urla ripetute danno fastidio, non sembrano educate, e molti lo rimproverano, gli dicono di tacere: “Ma sii educato, non fare così!”. Ma Bartimeo non tace, anzi, grida ancora più forte: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!» (v. 47). Quella testardaggine tanto bella di coloro che cercano una grazia e bussano, bussano alla porta del cuore di Dio.

Essere trasparenti

A volte abbiamo un’idea distorta della preghiera: non una vera relazione con Dio, ma un esercizio cosmetico in cui è importante che il mio io non venga scosso. Che io non sia interrogata o messa in discussione, ma piuttosto possa autocompiacermi della mia presunta bontà e santità. Ma la preghiera non è questo: “tu vuoi la sincerità del cuore e nell’intimo mi insegni la sapienza” (Sal 51,8).

E la sincerità è a volte dura, brutale, “maleducata”. Dio vuole che siamo trasparenti con lui, perché anche Lui, quando ci parla, è trasparente con noi:
Signore, tu mi scruti e mi conosci, tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo, intendi da lontano i miei pensieri, osservi il mio cammino e il mio riposo, ti sono note tutte le mie vie. (Sal 139, 1-3)
Così non ha fatto con nessun altro popolo, non ha manifestato ad altri i suoi precetti. (Sal 147, 19-20)

La preghiera tocca il cuore di Dio

Papa Francesco continua con una rivelazione spiazzante:
E Gesù ascolta il suo grido. La preghiera di Bartimeo tocca il suo cuore, il cuore di Dio, e si aprono per lui le porte della salvezza. Gesù lo fa chiamare. Lui balza in piedi e quelli che prima gli dicevano di tacere, ora lo conducono dal Maestro. Gesù gli parla, gli chiede di esprimere il suo desiderio – questo è importante – e allora il grido diventa domanda: “Che io veda di nuovo, Signore!” (cfr v. 51). Gesù gli dice: «Va’, la tua fede ti ha salvato» (v. 52).

L’insistenza di un amico, la bontà di un padre

La fede è questa fiducia nella relazione con Dio, e l’insistenza di non mollare la presa, sapendo che Lui ci darà tutto quello di cui abbiamo bisogno:

«Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti; e se quegli dall’interno gli risponde: Non m’importunare, la porta è già chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli; vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza.

Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!» (Lc 11, 6-13)

Non soffocare il grido!

Prosegue il Papa:
La fede, lo abbiamo visto in Bartimeo, è grido; la non-fede è soffocare quel grido. Quell’atteggiamento che aveva la gente, nel farlo tacere: non era gente di fede, lui invece sì. […] Intorno a lui c’era gente che spiegava che implorare era inutile, che era un vociare senza risposta, che era chiasso che disturbava e basta, che per favore smettesse di gridare: ma lui non è rimasto in silenzio. E alla fine ha ottenuto quello che voleva.

Buon cammino di preghiera sincera,
Emanuela – Si naturale

Tutte le udienze del Papa sulla preghiera: https://www.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2020.index.2.html
Altri articoli sulla preghiera: https://www.legraindeble.it/preghiera-da-parte-di-dio-da-parte-delluomo/

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