L’anima nostra può diventare uno specchio della Bellezza che l’ha plasmata… ci addentriamo con Elisabetta Corsi nella gioia del Salmo 99.
La gioia dell’incontro con Dio in Ps. 99
Testo del salmo in https://www.bibbiaedu.it/CEI2008/at/Sal/100/
Bruciante amore dell’anima
Un’incontenibile gioia divampa nel cuore del salmista alla presenza del suo Dio: in versi brevi, cadenzati, puri, il bruciante amore della sua anima si consuma e rinasce a nuova vita, per la maggiore gloria del Suo Creatore. L’invito alla gioia non è solo esperienza di chi compone il canto: “tutta la terra” (in greco, πᾶσα ἡ γῆ, pàsa è gé) è chiamata a cantare al Signore, a percepire nel cuore la Sua Presenza.
La croce
Eppure, questo invito alla gioia ci sembra così lontano, ora, sotto la nostra croce quotidiana, di cui a stento riusciamo a sopportare il peso. Ma esiste forte una certezza: Dio ci chiama alla gioia. Lui, che col Suo soffio di vita ha plasmato il nostro corpo, la nostra mente, il nostro spirito, Lui, il Tutto Amore, il Tutto Gioia, il Tutto Bontà riconosce le Sue Creature solo nella Carità.
Per riflesso di una Nuova Luce
La via per raggiungere la Gioia è scritta nell’intestazione del Salmo: “Ψαλμὸς εἰς ἐξομολόγησιν” (psalmòs eis exomològesin). Letteralmente l’espressione significa “Salmo per la confessione”, ma se analizziamo più profondamente il senso del verbo greco ἐξομολογέομαι (exomologéomai), riusciremo a comprendere in cosa davvero consiste la “confessione” di cui parla il salmista. La particella ex indica un movimento da un luogo, verso un altro luogo, l’entità stessa dell’azione, invece, è espressa dalla doppia radice omo-, che vuol dire “stesso” e –logeomai, che propriamente vuol dire “ragionare, parlare”. Ma, focalizzando l’attenzione su questo ultimo verbo e illuminando le parole del salmista della Luce del Vangelo di Giovanni, possiamo dire che il Logos iscritto nella parola -logeomai è il Verbo che “si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi”.
Spogliarsi del mondo
Di fronte ai nostri continui rifiuti, al nostro continuo vedere la vita da una prospettiva sbagliata, alla presunzione di conoscere la nostra anima più del Suo Onnisciente Creatore, Dio ripete senza sosta quale via dobbiamo percorrere per giungere alla Gioia Piena. Scrive ancora il salmista: εἰσέλθατε εἰς τὰς πύλας αὐτοῦ ἐν ἐξομολογήσει (eisélthate eis tàs pùlas autoù en exomologései), “avvicinatevi alle Sue Porte nella confessione”. Il nostro cuore deve andare incontro alla Gioia, ma per farlo ha bisogno di essere puro, di sciogliere e mandar via dalla sua bellezza ogni bruttura del mondo, ogni goccia del fango in cui è inciampata perché percorreva la Strada verso il Cielo nel buio.
Luce Creatrice
Non dobbiamo, errando, cercare la Luce nelle tenebre del mondo, ma, nel mondo creato dobbiamo cercare quella Luce Creatrice che permea del Suo Spirito il nostro spirito, della Sua Vita, la nostra vita e la rende perfetta. Cercando questa Verità, come un bimbo che contempla il suo giardino e sa che non esiste cosa più bella al mondo, il nostro cuore diventa certo di trovare e gioire, infine, di una Gioia incontenibile, ineffabile, d’Amore: perché l’anima nostra, nella Purezza, diventa specchio della Bellezza che l’ha plasmata.