Svelo un segreto, ho la passione per le piante e le pianticelle. È davvero un esperienza spirituale prendersi cura delle piante. Questo per iniziare proprio così la lettura del Vangelo di oggi, con un attenzione al seme, la parte più piccola e non visibile della pianta. Il nostro errore comune è guardare i frutti o i fiori delle piante, perdendo di vista l’inizio, il seme. Oggi Gesù ci dice che se il seme non muore non può portare frutto, che nella nostra vita è scegliere di morire noi per far vivere gli altri, per farli emergere. Ognuno ha una sua debolezza, una sua erba infestante che non lascia posto per far crescere la pianta, ma quando la estirpiamo, quando facciamo un passo indietro, riusciremo davvero a lasciare lo spazio di incontro tra noi e l’altro. Iniziamo a morire un po’, tutti i giorni, e vedremo come fioriremo. Perché non saremo più noi a decidere, ma sarà la grazia di Dio ad operare.
Matteo 14,22-33
22 Subito dopo ordinò ai discepoli di salire sulla barca e di precederlo sull’altra sponda, mentre egli avrebbe congedato la folla. 23 Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù.
24 La barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era agitata dalle onde, a causa del vento contrario. 25 Verso la fine della notte egli venne verso di loro camminando sul mare. 26 I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: «È un fantasma» e si misero a gridare dalla paura. 27 Ma subito Gesù parlò loro: «Coraggio, sono io, non abbiate paura». 28 Pietro gli disse: «Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque». 29 Ed egli disse: «Vieni!». Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. 30 Ma per la violenza del vento, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». 31 E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
32 Appena saliti sulla barca, il vento cessò. 33 Quelli che erano sulla barca gli si prostrarono davanti, esclamando: «Tu sei veramente il Figlio di Dio!».