Con la sua pagina Instagram, Diario di concidenze impossibili, conta circa 1500 follower. Testimone di luce e cantastorie di bellezza. Così si definisce Mariella Matera, 31 anni ad agosto, calabrese e originaria di Briatico anche se attualmente vive a Rogliano. È un grafico pubblicitario e con il compagno ha un’agenzia di comunicazione per le aziende. Mariella Matera ha fondato la sua vita sia sulla libertà che sgorga nel vivere in Cristo e per Cristo, sia su quella immaginativa che deriva dalle sue più grandi passioni: scrivere, comunicare, creare, illustrare e fotografare.
Qui di seguito vi proponiamo la testimonianza di fede di Mariella Matera, fondatrice del Blog Alumera.
“Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l’ho abbandonato. Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia.”
1Corinzi 13,11
Credo che questo in questo verso di San Paolo sia racchiusa la sintesi del mio cammino di fede. Non un giorno qualunque. Non un momento preciso. Ma una vita. Mi sento richiamata spesso quando durante qualche riflessione leggo o sento che “la fede non è un’emozione”, mi perdonerete ma non sono d’accordo.
Da quando ero piccola, anche i miei compaesani ricordano, ho sempre sentito un grande legame con Dio. Inutile dire gli appellativi che i compagnetti mi hanno dato nel corso degli anni, ma ciò che per loro era deridere per me era “sono di Dio e si vede”. Tutta la mia vita è stata una continua chiamata: a vivere la fede nel tempo che vivevo. Quando ero piccola l’ho vissuta con la leggerezza di chi “ha un amico che lo ama” e ci gioca insieme, crescendo ho parlato di questa meraviglia ai più piccoli, maturando poi mi sono chiesta: Ma cos’è davvero Dio per me? Quale posto occupa nella mia vita?
È stato fondamentale per me il percorso che ho scelto per gli esami di stato: Dio, risposta alla ricerca dell’Assoluto. Mi ha sempre terribilmente affascinato come ogni qual volta si provava a dare una risposta alla ricerca dell’Infinito, si arrivi sempre a Dio. E tra pitagorici, filosofi, artisti, letteratura, architettura, ho pensato: ma se l’infinito si fa piccolo nella parte più piccola del mondo e tutto rende armonico e perfetto deve esserci per forza una manifestazione sulla terra di cotanta meraviglia. Ho trovato la mia personale risposta. Sì, c’è una cosa infinita che si fa minuscola, che di tutto fa armonia, che muove la natura, che muove il tempo, che da vita all’uomo. È l’amore. Da quella risposta è iniziato un meraviglioso e instancabile viaggio tra le pagine del Diario di Coincidenze Impossibili della mia vita. Ho sentito forte la chiamata a parlare al mondo di questo amore con gli strumenti che Dio mi aveva messo tra mani, mente e cuore.
“Illumina la notte con la tua luce, canta l’amore con la tua voce e testimonia al mondo, con creatività, la tua fede”. Era questo che Dio voleva da me, che io piccola favilla Sua parlassi dell’amore che ho conosciuto con la luce della fede che ha posto nel mio cuore, cantare con gioia per Lui con le parole e illustrare quella pace che porta nella mia anima.
Per me la fede è un’emozione…intima con Dio, che non vuol dire fugace sentimento momentaneo, ma una vita scossa da dentro dalla Sua presenza, costante. E non vuol dire “che lo sento” sempre, ma che “so che c’è” sempre, che reagisce al mio umile amore (con i suoi tempi, che non sono i nostri; con i suoi piani che non sono i nostri). Ora sono una donna e ho lasciato le cose da bambina, perché oggi so che Dio, sì, è “un amico che mi ama” e che a volte gioca ancora con me, ma ora da me devo uscire, andare fuori dal recinto, perché ogni pecora che ha incontrato il suo amore può (e deve) diventare pastore, per portare al mondo la buona novella, portare Dio alla gente per portare la gente a Dio, come singole note per comporre insieme la melodia infinita e perfetta dell’amore, mentre attendiamo il cielo.
Splendiamo!
Siamo la fotografia di Dio.
In Cristo
Mariella
Vanessa & Agape