Il miglior ansiolitico vuole essere una meditazione a partire dal Vangelo secondo Giovanni, capitolo quattordici.
Il Vangelo odierno ci consegna una chiave di svolta per la nostra vita se ascoltata con attenzione e accolta come verità, per entrarci dentro leggiamo e meditiamo ciò che ha scritto Franco Mosconi, monaco camaldolese, nel suo scritto “Non sia turbato il vostro cuore”:
“Gesù ha superato il turbamento solo con la fiducia nel Padre. Il turbamento viene ad essere un’occasione per la crescita nella fiducia e nel coraggio. La fiducia è in Dio: se uno è turbato, in lui si può abbandonare. Se tutto va bene, quasi quasi non ho neanche bisogno di fidarmi di Dio, basta che le cose vadano bene che mi dimentico anche di Dio.
Il turbamento è il luogo della fiducia maggiore.
L’unico antidoto, l’unico ansiolitico efficace, tranquillante, è la fede. Così come la sfiducia è il miglior ansiogeno. La fede in Dio, quella fede che fa sì che io gli affidi anche la vita, non è semplicemente la fede di quando le cose vanno bene, ma anche di quando vanno male; quando le cose vanno male, se ci manca questo abbandono è veramente difficile sopravvivere. E’ davanti agli sconvolgimenti che si prova questa fede profonda nel Signore, se credi davvero in Dio, se credi che lui ti ha dato la vita, che lui ti conosce.
Gesù dice: «Non sia turbato», è un imperativo presente. Sembra dire «Smettetela di turbarvi».”
(Franco Mosconi, Non sia turbato il vostro cuore, pp. 178 – 179, Ed. Il Margine, 2009).
Altre meditazioni sulla Parola di Dio le potete trovare qui nella nostra rubrica Lievito nella pasta.