“Fossi stata io al posto di Gesù, me la sarei presa di brutto. Avrei iniziato con un bel: “Con tutto quello che faccio per voi, ancora non mi credete!”. Sarei poi andata incontro a loro, li avrei insultati con ogni fantasia linguistica che mi fosse venuta in mente per scuoterli dal loro torpore. “MA”. Ma Gesù non sono io; Gesù è Dio. E Gesù non si arrende”. Scopriamo il Vangelo di questa domenica leggendolo qui di seguito.

Vangelo
Satana è finito.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 3,22-30

In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».

Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.

Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.

In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna».

Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».

https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20240609

Un inizio contorto

Un Vangelo che inizia in maniera contorta, come contorti sono i pensieri degli uomini quando gli occhi dello spirito sono chiusi al vedere il bene, e riescono a trovare il male anche lì dove il male non c’è. Un’accusa pesante che scagliano dritta verso Gesù: “Costui è posseduto dal demonio”. Situazione iniziale del brano.

Gesù si oppone con pazienza

Una congiunzione avversativa introduce il secondo paragrafo: “MA”. Gesù si oppone a questa visione. Fossi stata io al posto di Gesù, me la sarei presa di brutto. Avrei iniziato con un bel: “Con tutto quello che faccio per voi, ancora non mi credete!”. Sarei poi andata incontro a loro, li avrei insultati con ogni fantasia linguistica che mi fosse venuta in mente per scuoterli dal loro torpore. “MA”. Ma Gesù non sono io; Gesù è Dio. E Gesù non si arrende nel dialogo, nemmeno di fronte alla testardaggine degli scribi.

“Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro…”.  Non li scaccia, ma li chiama. Non li insulta, ma con infinita pazienza spiega. E spiega non come è in grado lui di dimostrare con la sua infinita inarrivabile sapienza, ma si adatta alle nostre piccole menti umane e ci parla in parabole. Utilizza la potenza dell’esempio che è l’incarnazione del Verbo nel nostro linguaggio quotidiano, grezzo, semplice; l’Amore di Dio ci viene incontro traducendosi in linguaggi che noi possiamo comprendere. Gesù mira sempre ad unire, a riconciliare con Dio, mai a dividere se non a scacciare e dividerci dal male, come stava facendo. Gesù non si arrende di fronte ai nostri ragionamenti piccoli e stretti, ma ci entra dentro per portare luce.

Il Regno di Dio è tra noi!

Satana, ci spiega Gesù, è il Divisore per eccellenza, unito in se stesso per separarci da Dio. Per combattere la forza del male, occorre qualcuno che sia più forte: e questo Qualcuno è Colui che, lo vediamo dalle sue opere, è venuto a portarci il Regno di Dio. “Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio.“ (cf. Lc 11, 20)

Lo aveva detto all’inizio del suo ministero a Giovanni Battista: “In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziata la buona novella. E beato è chiunque non sarà scandalizzato di me!».” (Lc 7, 19-23)

Gesù non si arrende

Ecco la Buona Novella di questo Vangelo: come ci dice la didascalia del Messale, “Satana è finito”. Gesù è l’Amore ed è venuto a salvarmi da ciò che opprime la mia vita, a cercare in tutti i modi di spiegarmi in parabole che Lui è venuto per amarmi e per donarmi la Sua vita in abbondanza! Perché Gesù non si arrende di fronte al male, ma essendo più forte mette a disposizione la sua potenza per donarci la vita.

E io? Ho gli occhi limpidi per vedere il bene quando si manifesta? Desidero accogliere Gesù che viene a liberarmi dal male che è dentro di me? Sono pronto a tagliare con tutto ciò che mi fa appassire come persona, per lasciar scorrere dentro di me il suo amore e il suo perdono?

Emanuela – Si Naturale

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