Dopo aver riflettuto sulle parole di Angelica (maestra di fede, di vita e di gioia), oggi scopriamo il grande valore che ha per lei l’amicizia.
Amicizia: dono di Dio
Angelica dedica un posto particolare all’amicizia, che considera un dono di Dio: aveva ottimi rapporti con i compagni di classe del Liceo, a cui trasmette le proprie convinzioni religiose. Interessante soprattutto il legame con l’insegnante di inglese, Anna Maestroni, con cui si crea una vera amicizia. Molti sono gli scritti riportati: confidenze, ironia, ma anche la dura realtà della malattia, che lascia tutti senza fiato, non facendo però mai mancare parole di incoraggiamento.
«Il Signore fa di ognuno di noi un’opera d’arte. Forse non sarà mai amata da tutti, ma per lui e per chi ne coglierà il senso avrà un valore inestimabile!».
Luminose compagne di viaggio
La sua determinazione, il coraggio, la delicatezza e discrezione, le permettono di vivere questo periodo fatto di speranze e progetti, di amarezze e delusioni, con uno spirito di fiducia e abbandono alla Divina Provvidenza. Desidera tutelare se stessa e proteggere le persone che ama da ogni sofferenza e dolore: tutto è da lei vissuto col sorriso di Dio. La sua grande fede le dona quella forza indescrivibile e gioia contagiosa che non riesce a tenere per sé. La riversa su coloro che la amano, la conoscono o hanno la grazia di condividere con lei un piccolo tratto della sua breve, ma significativa vita. Le davano forza anche esempi di ragazze credenti passate per la sua stessa condizione: anzitutto la beata Chiara Luce Badano e la quattordicenne Giulia Gabrieli. Di quest’ultima, Angelica era stata attratta anche dal libro che la giovane aveva scritto, Un gancio in mezzo al cielo, ma che acquistò solo quando seppe la storia che c’era dietro.
Amici: angeli custodi
A una compagna di scuola, una delle poche persone esterne che erano a conoscenza della situazione, Angelica scrisse il 30 giugno 2015: «Per questo penso che spesso gli amici tu non li scelga. Arrivano un giorno e salgono sul treno della tua vita senza un perché; nel tuo caso il perché c’è, visto che sei un po’ come il mio angelo custode in molti momenti. La bellezza vera sta nel capire, ogni giorno che passa, che anche quando sarai sottoterra loro saranno con te. Quindi “GRAZIE PER IL TEMPO PIENO, GRAZIE PER LA TE PIÙ VERA, GRAZIE PER I DENTI STRETTI, I DIFETTI, PER LE BOTTE D’ALLEGRIA, PER LA NOSTRA FANTASIA…”». Citazione, quest’ultima, della canzone L’amore conta di Luciano Ligabue, che, insieme a Francesco Renga, era uno dei suoi cantanti preferiti.
Per riflettere…
Ciascuno di noi ha avuto in dono un amico speciale, che sia un compagno di scuola, un parente, un collega, un padre spirituale, … Gesù stesso: pensiamo al suo valore e ringraziamo Dio di questo angelo che ci è stato donato, aiutati dalla canzone di Ligabue.
Maria Ilaria