La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. (Rm 5,5)
Nel nostro linguaggio comune, la speranza è il desiderio che si realizzi qualcosa che si attende, ben sapendo che ciò può anche non accadere, sebbene la speranza sia sempre l’ultima a morire! Per questo la speranza è una possibilità, tanto desiderata quanto incerta.
Anche Paolo conosce questo sentimento umano. Scrivendo ai credenti di Roma egli afferma di sperare di vederli nel suo viaggio verso la Spagna. Inoltre esprime anche il desiderio di essere da loro aiutato a compiere questa ulteriore impresa (Rm 15,24). Di fatto non sappiamo se tutto ciò si sia realizzato o meno. La speranza cristiana, però, è di tutt’altra natura e Paolo la conosce bene.
Nella stessa Lettera, egli afferma solennemente che “la speranza non delude” (Rm 5,5). È certa, perché è proprio in questa “speranza [che] siamo stati salvati” (Rm 8,24). Di che cosa si tratta?
Come Abramo che “credette, saldo nella speranza contro ogni speranza” (Rm 4,18) di tipo umano, anche il credente sa che può fidarsi delle promesse di Dio, senza aver paura di rimanere deluso. Egli fonda il suo presente in un passato caratterizzato dalla fedeltà di Dio alle sue promesse. Ed è ben sicuro che ciò che attende nel futuro sarà ancora più grande.
In Cristo, infatti, si realizza pienamente ciò che Dio ha detto ad Abramo e quella numerosa discendenza promessa sono ora tutti i cristiani, partecipi della sua morte, introdotti nella risurrezione in un futuro glorioso, raggiunti dal dono dello Spirito Santo, giustificati per la fede, “saldi nella speranza della gloria di Dio” (Rm 5,2).
Sebbene il presente sia ancora caratterizzato da prove e tribolazioni che potrebbero smentire questa speranza, il cristiano può gioire nella sicura certezza che gli sarà dato di condividere in pieno la gloria del Cristo.
Lieto nella speranza (Rm 12,12), il credente vive nello spirito, con fede e amore, implorando, come San Francesco davanti al crocifisso, il dono di una “speranza certa”, che mai delude.
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Don Fabio Villani