Oggi inizieremo una nuova avventura letteraria, nei prossimi giorni infatti grazie ai commenti di alcuni giovani della Pastorale Giovanile Vocazionale dei Cappuccini delle Marche ci addentreremo dentro ad alcuni capitoli della Christus Vivit, l’esortazione post – sinodale che Papa Francesco rivolge ai giovani di tutto il mondo.
Si inizierà con Carolina che ci aiuterà ad entrare nel capitolo secondo:
Gesù Cristo sempre giovane
Ogni giovane quando è chiamato ad una missione deve sentire forte nel cuore le parole di Dio: Tu sei il figlio mio, l’amato. Se non sappiamo di essere amati fino alla fine, e non ci lasciamo travolgere da questo amore, non riusciremo mai a diventare santi, ma vivremo la nostra missione a metà.
Questa esortazione apostolica, dove al centro vengono posti i giovani, prende come esempio la giovinezza di Gesù stessa, che è stata necessaria affinché lui si formasse e si orientasse a ciò che era stato chiamato. “Gesù ha avuto una incondizionata fiducia verso il padre, ha curato le amicizie con i discepoli, e persino nei momenti di crisi vi è rimasto fedele. Ha fatto esperienza di sentirsi incompreso e scartato, ha provato la paura della sofferenza ed ha conosciuto la fragilità della Passione. Ha guardato verso il futuro affidandosi alle mani sicure del Padre e alla forza dello Spirito. In Gesù tutti i giovani possono ritrovarsi” (Christus Vivit, 31). Così tutti noi, dal cuore che ama ed è dunque giovane, siamo chiamati a portare questo messaggio al mondo.
Gesù ci ama, infinitamente, e ci chiede di accendere stelle nelle notti del mondo. Un invito speciale è rivolto alla Chiesa, di cui tutti noi siamo le fondamenta, ed è quello di essere aperti ed attenti ai segni dei tempi, senza perdere di vista ciò che per cui è nata, rimanendo sempre giovane: “Una chiesa è giovane quando è se stessa, quando riceva la forza sempre nuova della Parola di Dio, dell’Eucarestia. È giovane quando è capace di ritornare costantemente alla sua fonte” (Christus Vivit, 35).
Qual è dunque la nostra fonte? Che la Chiesa abbia il coraggio di farsi vicina a tutti, mostrando sempre la Verità, presentando sogni che il mondo non è capace di offrire, di testimoniare la bellezza della generosità e del servizio.
Nel cuore della Chiesa risplende la figura di Maria, il grande sì della storia, l’influencer di Dio. Sì è messa in gioco, con cuore disponibile ad accogliere ciò che il Signore aveva pensato per lei. Nonostante le difficoltà, i dubbi, si è messa in gioco. Ha scelto di scommettere tutto, “senza altra garanzia che la certezza di sapere di essere portatrice di una promessa” (Christus Vivit, 44). Rendiamo Maria, la vergine fatta chiesa, la sentinella del nostro cuore. Quale parola il Signore ci sta chiedendo con la nostra vita? Lasciamoci interrogare, apriamogli il cuore, perché davvero il Suo grande amore ci trasformi, e che la luce della speranza non si spenga.