Nella scorsa puntata avevamo lasciato Angelica nel momento in cui aveva scoperto che la santità non è qualcosa di impossibile da raggiungere ma piuttosto qualcosa da coltivare già da subito, con le più semplici scelte quotidiane.
Angelica e la bellezza del mondo
Crescendo, sviluppò una personalità forte, capace di apprezzare le cose belle del mondo. Espressione di questo era la sua cura nell’aspetto fisico: abiti non troppo scollati, un trucco non eccessivo, l’abbinamento dello smalto per unghie in corrispondenza del colore delle scarpe e della borsa, insieme a una certa quantità di orecchini, erano segno del suo intento di presentarsi bene di fronte agli altri.
Angelica a scuola e nelle relazioni
Aveva molte amiche, anche qualche amico maschio, ma non provava sentimenti speciali per nessuno. A scuola, tra i compagni del liceo delle Scienze umane di Bergamo, cercava di portare la pace, ma non mancava di farsi sentire con i professori, i quali, dal canto loro, dicevano al padre Marcello: «Guardi che sua figlia non è solo sua! Può essere geloso quanto vuole, ma è nata per gli altri; è la figlia che tutti i genitori vorrebbero avere». In certe materie riusciva, ovviamente, meglio che in altre. Come tanti ragazzi, scelse d’impegnarsi nel servizio ai più piccoli durante l’oratorio estivo. Era inserita come animatrice a Canonica d’Adda. Ha una grande voglia di vivere e ripete spesso ai suoi coetanei che «è troppo breve il tempo che abbiamo e non vale la pena sprecarlo in cose tristi e inutili. Ogni vita è importante non per quanto dura, ma per l’intensità del suo passaggio».
La vera Bellezza di Angelica
Dolce, tenera, affettuosa, ma anche severa, ferma e determinata, disponibile con chi ha bisogno, ha un grande amore per Gesù e per la Madonna, che invoca spesso come una mamma. Partecipava quotidianamente all’Eucarestia, recitava il Rosario tutti i giorni e si confessava spesso: considerava questi tre strumenti strade per incontrare Dio. A scuola, in particolare alle superiori, era considerata un esempio da seguire; coinvolgeva i propri compagni in profonde riflessioni spirituali e conquistava i cuori anche di chi era scettico.
Per riflettere
Angelica si distingue anche nel modo di rapportarsi all’altro, che sia un amico, un professore, qualcuno da aiutare. Questo dipende molto dalla sua scelta di seguire la Vera Bellezza. Quanto tempo delle nostre giornate e con quale intensità ci relazioniamo con il Padre? Grazie a ciò cambierà anche la profondità dei nostri rapporti quotidiani.