“La notte è più buia subito prima dell’alba. E io vi garantisco che l’alba sta per sorgere”.
Dal vangelo secondo Giovanni 8,12-20
“In quel tempo Gesù parlò [ai farisei] e disse: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». Gli dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera». Gesù rispose loro: «Anche se io do testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove sono venuto e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. E anche se io giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. E nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera. Sono io che do testimonianza di me stesso, e anche il Padre, che mi ha mandato, dà testimonianza di me». Gli dissero allora: «Dov’è tuo padre?». Rispose Gesù: «Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio». Gesù pronunciò queste parole nel luogo del tesoro, mentre insegnava nel tempio. E nessuno lo arrestò, perché non era ancora venuta la sua ora.”
Luce del mondo!
«Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».
Luce e tenebre: il chiaroscuro di ogni vita. Non c’è l’una senza l’altra e non potrebbe essere altrimenti. Gesù è chiaro, non si nasconde: Lui è la Luce! Non una luce normale ma la luce del mondo.
Un grido quello di Gesù che trova un uditorio sordo, incapace di comprendere, perché chi solo sa di vivere nelle tenebre cerca con passione e disperazione la luce, solo chi vive una notte, attende con ansia e trepidazione una nuova alba esistenziale, solo chi cammina nel buio agogna l’ausilio di una luce, fosse anche quella di una piccola candela.
Perché una luce, tra le altri luci, si confonde, si nasconde, non brilla. Abbagliati, disorientati, ammaliati confondiamo la luce con le luci, la luna con il lampione e questo nostro anelito rimane strozzato in gola ma non è tutto perso perché quel grido del Cristo, che ascolta e risponde al nostro, – per dirla all’Agostino – rompe ogni sordità: Io sono la Luce e sono la tua Luce, la Luce per te, che ora, cammini nelle tenebre.
Così ogni esistenza anche la più oscura ed oscurata viene rincuorata da questa certa speranza: “La notte è più buia subito prima dell’alba. E io vi garantisco che l’alba sta per sorgere”.
Attendere e vigilare perché la Luce, quella vera, è venuta nel mondo anche se noi non l’abbiamo riconosciuta. (Cfr. Gv 1,9-11).
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