Lo scorso mercoledì mi hanno stupita le parole dell’udienza di Papa Francesco sulla
preghiera di lode, perché riassumono delle conoscenze acquisite lungo gli anni e davano voce ai miei pensieri dei giorni immediatamente precedenti. Vi lascio il link dell’udienza https://www.youtube.com/watch?v=tJpZrqzDyLw . Qui sotto, alcune frasi per me significative.
Sempre ci sono nella vita momenti bui, momenti di notte spirituale, e Giovanni sta passando questo momento. Ora, proprio in questo momento di delusione, Matteo riferisce un fatto davvero sorprendente: Gesù non eleva al Padre un lamento, ma un inno di giubilo: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli» (Mt 11,25). Cioè, in piena crisi, in pieno buio nell’anima di tanta gente, come Giovanni il Battista, Gesù benedice il Padre, Gesù loda il Padre. Ma perché?
La preghiera di lode serve a noi: «Tu non hai bisogno della nostra lode, ma per un dono del tuo amore ci chiami a renderti grazie; i nostri inni di benedizione non accrescono la tua grandezza, ma ci ottengono la grazia che ci salva» (Messale Romano, Prefazio comune IV).
Lodando siamo salvati.
Gesù si sente figlio dell’Altissimo. E poi Gesù loda il Padre perché predilige i piccoli. Dunque, in quel momento di apparente fallimento, dove tutto è buio, Gesù prega lodando il Padre. Lodare è come respirare ossigeno puro: ti purifica l’anima, ti fa guardare lontano, non ti lascia imprigionato nel momento difficile e buio delle difficoltà.
I Santi e le Sante ci dimostrano che si può lodare sempre, nella buona e nella cattiva sorte, perché Dio è l’Amico fedele. Questo è il fondamento della lode: Dio è l’Amico fedele, e il suo amore non viene mai meno. Sempre Lui è accanto a noi, Lui ci aspetta sempre. Qualcuno diceva: “E’ la sentinella che è vicino a te e ti fa andare avanti con sicurezza”. Nei momenti difficili e bui, troviamo il coraggio di dire: “Benedetto sei tu, o Signore”. Lodare il Signore. Questo ci farà tanto bene.
Papa Francesco
Che possiamo lodare Dio non per quello che ci dà, ma per ciò che Lui è. Che possiamo
desiderare non le consolazioni di Dio, ma il Dio delle consolazioni.
Benedirlo con gratuità, “nella buona e nella cattiva sorte”. Sono le parole del matrimonio, parole forti: ma non è Lui lo sposo? Dio in Cristo non ha forse sposato la nostra umanità? È questo il motivo più grande di lode! Sii benedetto, Signore, che ti chini sulle nostre vite gratuitamente per donarci ogni bene!
Buona preghiera
Sorella Si Naturale