La protagonista della testimonianza di questo venerdì è Francesca Parisi, una dei Cristian blogger più influenti del momento. Classe 1994, originaria di Pisticci, un paesino in provincia di Matera, Francesca Parisi frequenta il secondo anno della specialistica in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Chieti. Proprio nella provincia abruzzese, è impegnata nella Pastorale Universitaria e per loro cura il settore della comunicazione gestendo le pagine Facebook e Instagram “Newman Chieti” e “Pastorale Universitaria Chieti”. Ormai da qualche tempo, Francesca Parisi, si è fatta conoscere per il suo modo unico, ironico e brillante di evangelizzare attraverso i maggiori canali social come: Facebook (Francesca Parisi), Instagram (franchecca_parisi) e Tiktok (francicciap).
Se fino ad ora Francesca ci ha fatto conoscere il suo volto, la sua testimonianza di fede, ci porterà alla scoperta della sua anima, tutta rivolta a Colui che, parafrasando le sue parole, le ha ridonato la vista.
Se 10 anni fa un tizio X mi avesse detto: «Francesca, tra 10 anni sarai una fervente credente e praticante, andrai tutti i giorni a messa, vivrai cristianamente le tue relazioni e sarai così felice in Cristo che vorrai dirlo al mondo intero», io probabilmente sarei scoppiata in una grassa risata e poi lo avrei mandato…affunghi! Ero tutto fuorché cristiana, anche se mi professavo tale. Ovviamente appartenevo alla folta categoria di persone “credenti non praticanti perché la chiesa fa schifo”. Alcuni mi chiamavano “la mangia preti”, avevo sempre una parola da obiettare a chi difendeva l’istituzione ecclesiastica ed inveivo sempre con fervore. Ma sapete quando si dice che le strade del Signore sono infinite? Ecco, il Signore non ha accecato la mia vista e sussurrato «Perché mi perseguiti?»come ha fatto con San Paolo (che adoro!), no, mi ha lasciato percorrere la strada della superbia, dell’egoismo e dell’arroganza per poi incontrarLo. Sono stata ostile per anni a Dio, perché vivevo nel “non senso” e Dio non c’entrava nulla con quello. Quando poi, nel 2014, primo anno d’università ho iniziato ad avvertire il peso del non senso, mi sono messa alla ricerca di qualcosa, e da buona figliol prodiga, sono tornata in chiesa, non per partecipare alla messa ma per fare volontariato, pensavo: «se non sono utile per me, almeno aiuto qualche altro!». Lì ho conosciuto dei sacerdoti missionari argentini che facevano degli incontri con i ragazzi, quindi ho iniziato a frequentarli, per curiosità, per smontare il loro pensiero idilliaco, ma quella che è stata smontata, sono stata io. Non solo dalle parole ma dai volti di quei sacerdoti, di quei ragazzi. Avevano qualcosa che non avevo e che volevo a tutti i costi, sarebbe stata la chiave della felicità per me.
Così ho iniziato il percorso prima Alpha, poi Fragua, che significa “Forgia”, ed ecco, la scelta: ho detto sì, un giorno dopo l’altro nonostante le cadute e le infedeltà. Poi un giorno ho iniziato a “vedere” (motivo per cui Gesù non mi ha accecata: ero già cieca!). Ho visto la mia povertà, la mia fragilità, la durezza del mio cuore e poi ho alzato gli occhi verso l’alto e ho sentito che l’Amore di Dio era tutto per me. Per la prima volta nel 2018 mi sono sentita “figlia”. Quella è stata la svolta della mia vita. L’Amore nonostante tutto. Da quel momento in poi ho deciso che questa gioia che ho provato nella consapevolezza della mia miseria e della bontà infinita di Dio, doveva essere la buona notizia per tutti. Nessuno è spacciato e voglio che tutti lo sappiano! Quindi ora vado per le sinagoghe e le piazze ad evangelizzare? No! – non ancora, almeno. È in progetto – ma cerco di portare Cristo in qualsiasi cosa io faccia. Università, apostolato, fidanzamento, famiglia e…sul web!
Ho visto, ho sentito, ho pianto, ho detto “sì”. E sono rinata… figlia di un Padre Divino!
Con amore,
Francesca Parisi
Vanessa & Agape