Un miracolo eucaristico rende presente ciò che crediamo nella fede: che l’Eucaristia nasconda in sé la presenza reale del Corpo di Cristo. Sì certo, crediamo che l’l’Eucaristia sia il Corpo di Cristo, ma comunque “sa” di pane, e rischiamo di assuefarci a un credere per abitudine. Il miracolo risveglia la nostra mente e sensibilità da questo torpore, mentre rende il mistero un po’ più concreto, più presente, più letterale. L’ostia si tinge di rosso, ne scaturisce sangue. “Chi mangia ME vivrà per me”: non sono parole metaforiche, ma letterali e scandalose. Chi mangerebbe un cuore umano?
Mi ha sempre colpito il fatto che dalle analisi di laboratorio la conformazione istologica riveli come il campione analizzato non sia un tessuto nervoso, o connettivo, o epidermico: è un tessuto muscolare, specificamente tessuto cardiaco. Dovendo scegliere quale tessuto di sé mostrarci, Dio non ci ha dato un pezzo di ciccia qualsiasi, ma ci ha dato il suo cuore.
Un tessuto muscolare particolare
Quali differenze ci sono tra un tessuto muscolare, che so, di un braccio o di un intestino, e quello cardiaco? Il tessuto muscolare scheletrico possiede cellule allungate, le cui proteine sono disposte in posizioni regolari a formare la caratteristica striatura. Il tessuto liscio, involontario, non presenta questa striatura.
Il tessuto cardiaco presenta striature, ma le cellule, dette cardiociti, si presentano in forma più tozza, e sono disposti in una struttura scalare. In questo modo ogni cardiocita può contattare più cellule adiacenti grazie a delle giunzioni che mettono in comunicazione una cellula con l’altra. Un po’ come la Chiesa: siamo un solo corpo, uniti spiritualmente dall’unico Pane. Inoltre, rispetto alle altre cellule, i cardiociti presentano dei mitocondri enormi: il cuore infatti funziona col solo metabolismo aerobico. Così evita l’affaticamento e il dolore che causerebbe l’acido lattico nel metabolismo anaerobico, e ha bisogno di un continuo apporto di energia. Una cellula cardiaca è visivamente inconfondibile!
Segnale elettrico interno
Il cuore è un muscolo particolare: il segnale elettrico che ne rende possibile il movimento non ha origine esterna, come nel caso di un muscolo volontario “comandato” dal cervello tramite neuroni, ma ha una origine interna. Anche sezionando il cuore in più parti, esso continuerebbe a contrarsi, perché ogni più piccola parte possiede questa capacità di contrazione. Mi viene in mente quando il sacerdote spezza l’ostia sull’altare: era corpo di Cristo intero prima, è corpo di Cristo intero anche dopo… e in ogni suo piccolo frammento c’è sempre il corpo di Cristo intero!
Il velo del tempio si è squarciato
Gesù ha scelto il Cuore per manifestarsi, per dirci quanto ci ama, per dirci che in quel pane ci ha messo tutto sé stesso, profondamente e irreversibilmente. Questo cuore così bello e così sofferente, pieno di cicatrici, di stress e di risposte immunitarie, un cuore trapassato da una lancia: “il velo del tempio si squarciò a metà”. Il volto di Dio non è più inaccessibile, ma si rivela in un cuore buono come un pane. A questo link trovate un commento sull’ultimo miracolo eucaristico riconosciuto e studiato dalla scienza, che risale al 2013. https://youtu.be/ViPb0_53axg
Buon cammino!
Vostra sorella “Si naturale”
Link alla rubrica: https://www.legraindeble.it/categorie/il-bello-di-internet/